FueraMonsanto: Campagna D.D.T. (Detossificazione Della Terra)

L’obiettivo primo cui le multinazionali agrochimiche stanno avidamente lavorando -con risultati sempre più evidenti- è quello di raggiungere il controllo della produzione agricola, su scala mondiale, attraverso il monopolio dei semi. Appropriandosi dei mezzi di produzione alimentare è facile stabilire il controllo sociale quindi le sorti delle popolazioni umane, animali e vegetali che abitano il pianeta. Dalla sovranità alla schiavitù alimentare. Tra tante (Bayer, Syngenta, Cargill, Du Pont, Basf etc) Monsanto è la più spietata, feroce e pericolosa: ex azienda farmaceutica ha reindirizzato i propri veleni chimici dalla sfera umana a quella contadina e da anni si rende protagonista e responsabile di gravissime devastazioni, innescate nei confronti di interi territori ed ecosistemi, agricoltura genuina, salute.

Le sue pratiche più note sono:

– Progettazione e diffusione di specie vegetali e animali geneticamente modificate funzionali alla vendita di pesticidi prodotti dalla stessa multinazionale;

– Produzione di armi di distruzione di massa: DDT, Agente Arancio, Roundup (glifosato);

– Inquinamento delle risorse idriche della Terra, della Terra stessa, dell’aria con il conseguente avvelenamento delle specie vegetali e animali che entrano in contatto con i pesticidi.

– Brevetto di semi geneticamente modificati e tradizionali;

– Corruzione ed infiltrazione negli ambienti politici e negli organi statali di controllo allo scopo di certificare bevande e alimenti immessi sul mercato;

– Ricatti, minacce e omicidi commissionati nei confronti di chi, caduto nella trappola di sementi, pesticidi e monocolture geneticamente modificate, tenta di ribellarsi alla multinazionale, al seguito degli alti costi dei prodotti da essa commercializzati che hanno impoverito la fertilità dei terreni colpiti. Come i suoi attacchi, anche le azioni di contrasto e opposizione sono diffuse su scala mondiale e dal 2013 ogni anno confluiscono nella Marcia Mondiale Contro Monsanto (MAM: March Against Monsanto) che si schiera incondizionatamente contro pesticidi e agrochimica, Organismi Geneticamente Modificati (OGM) e manipolazioni delle linee germinali, Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e tutti i crimini delle lobby delle nocività. Le popolazioni che resistono attivamente a multinazionali come Monsanto & Co. stanno pagando con la vita la loro opposizione, come dimostrano i casi di Argentina, India, Messico, Nigeria. Altri paesi sono riusciti a chiudere la porta alle lobby dell’agro-distruzione, come accaduto in Sri Lanka, mentre molte altre nazioni, tra cui quelle europee e il Parlamento Europeo stesso, offrono terreno fertile all’operato delle sei grandi aziende del settore.

Tra queste ultime anche l’Italia che, forte di una grossa disinformazione, scarsità di proteste e proposte da parte degli enti preposti, sta di fatto spingendo l’agricoltura italiana verso il coma farmacologico.

Un ruolo importante in questo paese è giocato dall’efsa (autorità europea per la sicurezza alimentare) che si è resa complice e partecipe di molti casi di collusione.

Ultimi, in ordine cronologico, sono stati:

– Il caso “Xylella Fastidiosa”, con focolaio a Gallipoli (Lecce) e che ha coinvolto a tappeto gli oliveti fino al brindisino.

Il batterio, presente sul territorio da circa 20 anni, è stato infatti reso letale dalla sperimentazione illecita di pesticidi Monsanto e BASF che hanno abbassato le capacità di difesa immunitaria delle piante. Efsa ha redatto il proprio parere scientifico su dati parziali e incompleti;

– Oscuramento dei dati reali sugli effetti cancerogeni già evidenziati da OMS e Iarc dovuti all’utilizzo del glifosato, molecola non selettiva contenuta nel diserbante di punta venduto e brevettato da Monsanto: il Roundup.

Il fine è quello di rinnovarne l’autorizzazione di vendita e utilizzo per altri 7 anni, recentemente concessa dall’Unione Europea.

L’efsa si presenta al pubblico con la pretesa di essere un’istituzione scientifica indipendente e “al di sopra delle parti” nelle sue valutazioni. Diversi membri del suo consiglio amministrativo, cosi come una buona parte degli scienziati che compongono le commissioni scientifiche, hanno collegamenti o interessi all’interno di aziende o associazioni lobbistiche dell’industria agroalimentare.

Uno studio del 2013 ha messo in luce come 123 su 209 scienziati delle commissioni scientifiche (ovvero il 59%) avessero almeno una connessione con l’industria e, precisamente, con il settore industriale su cui l’efsa è chiamata ad esprimersi ed emettere pareri per la regolamentazione. Un esempio su tutti, nella commissione “Prodotti dietetici, alimentazione e allergie”, 17 dei 20 scienziati che la compongono hanno in totale 108 connessioni d’interesse con l’industria, gruppi lobbistici o organizzazioni finanziate dal mondo economico.

Riteniamo dunque importante attivare azioni di protesta, informazione pulita e resistenza permanente, partendo con l’aderire alla chiamata del 21 maggio 2016, giornata mondiale dedicata alla March Against Monsanto.

Lanciamo inoltre un appello a tutte le realtà già colpite, a quelle a rischio, o semplicemente consapevoli affinché possano essere organizzate diverse iniziative volte a far luce sui crimini condotti dalla compagnia dei veleni di cui fanno parte Monsanto, Bayer, Syngenta, Cargill, Basf e Du Pont.

 

Monsanto Fuori dalla Terra!

Per la detossificazione della Terra, per la liberazione animale e umana e in solidarietà con i popoli resistenti!

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